L'evoluzione dell'abitazione: dalle caverne ai grattacieli

La casa, intesa come immobile abitativo, nei secoli ha subito infinite variazioni sia dal punto di vista sociologico sia architettonico e strutturale; ripercorriamo l'evoluzione dell'abitazione dalle caverne ai giorni nostri.

Le abitazioni della preistoria

Fin dalla notte dei tempi, la ricerca, prima e la costruzione, poi, di un'abitazione era un'attività essenziale per l'uomo; la casa era però interpretata in maniera molto diversa dal modo in cui viene concepita oggi.
L'unica funzione dell'abitazione era quella di riparo e rifugio: protezione dagli animali, dagli agenti atmosferici e luogo tranquillo in cui riposare di notte. 
Escludendo i rifugi naturali e temporanei, tipici degli uomini primitivi, le prime case costruite materialmente dall'uomo sono le capanne. Le capanne, o tende, erano costruite con strumenti rudimentali così come i materiali che le componevano ma avevano tutte una caratteristica: dovevano essere costruite in modo da potersi smontare e trasportare facilmente.

Man mano che i decenni e i secoli passavano, nascevano le prime civiltà stanziali, non più nomadi dunque, che però avevano la necessità di difendersi, sia dai nemici che dagli animali feroci. Le capanne si trasformano in palafitte erette in mezzo ai laghi o a ridosso dei fiumi.

L'evoluzione dell'abitazione: la nascità dei mattoni e delle prime case in pietra

Le prime civiltà mesopotamiche, Assiri, Babilonesi, Sumeri crearono i primi mattoni di pietra e argilla per costruire monumenti funerari o tombe per i nobili ma continuavano a vivere nelle capanne. Con l'avvento della civiltà Egizia arrivarono anche le prime case di mattoni. I mattoni degli Assiri venivano tenuti insieme da un collante fatto di paglia triturata e sabbia del Nilo. I muri delle case venivano poi dipinti con gessi dai colori accesi mentre i tetti e le colonne portanti rimanevano ancora di legno. Gli antichi greci però, furono i primi ad abbandonare i tetti di legno e utilizzare i tetti in argilla.

Le fondamenta dei romani: i nostri veri predecessori

I romani furono veri e propri costruttori competenti e coscenziosi; furono i primi, infatti, a chiedersi se un terreno fosse adatto o meno a sopportare il peso di un edificio. Così cominciarono ad analizzarlo, a solidificarlo e poi a edificare creando addirittura strutture a 5 o 6 piani. Questi edifici prendevano il nome di insule, erano costruite in mattoni e calcestruzzo. Grandi edifici fatiscenti privi di acqua e fogne, ospitavano centinaia di persone e sono le costruzioni che hanno ispirato il concetto di architettura moderna.

Nonostante fossero un'innovazione, le insule erano comunque abitazioni destinate alle classi meno abbienti; le famiglie più ricche, invece, abitavano nelle domus che, essendo costruite secondo criteri di accoglienza e comodità, sono quelle che possono essere definite le antenati delle nostre case moderne.
Le Domus infatti, avevano tante stanze che affacciavano su cortili interni. Nella parte anteriore della casa veniva collocata stanza molto grande con un’apertura nel soffitto che serviva per raccogliere le acque piovane. In aggiunta, poi, le stanze da letto, la cucina e una sala da pranzo. 

L'architettura romana si ispira a quella ellenica ma, sebbene quella greca aveva impostato tutto sulle linee rette, quella romana le sostituisce con le curve: nascono infatti le cupole e le finiture con angoli arrotondati.

Il Medioevo: periodo storico dei castelli e delle fortezze

Il Medioevo, periodo di lotte, conflitti e guerre vede una crescente necessità di proteggersi a cui viene risposto con le case che si trasformano in grandi castelli e fortezze. 
Questo periodo, in ambito architettonico, si suddivide in tre sottoperiodi: Pre-RomanicoRomanico e Gotico.
Lo stile Pre-Romanico raggruppa tutta l'architettura europea che dalle realizzazioni paleocristiane del tardo impero romano arriva alla rinascita del Romanico. 
Lo stile Romanico è caratterizzato da archi rotondi o poco appuntiti, volte a botte, pilastri pesanti e spesso cruciformi a supporto delle volte, capitelli scolpiti non secondo gli ordini classici. In ultimo, lo stile Gotico, ha come caratteristica principale una verticalità accentuata, con strutture in pietra quasi ridotte allo scheletro e ampie superfici a vetrate (una tendenza che andrà ad affermarsi ancora di più), pareti sottili supportate, esternamente da contrafforti, archi a sesto acuto, guglie e pinnacoli, volte a vela, colonne raggruppate. Le grandi finestre sono a vetrate colorate con storie della Bibbia e delle vite dei santi e dei re.

Dal Rinascimento ai giorni nostri

Il periodo del Rinascimento è uno dei periodi culturali più florido durante il quale prendono vita nuove forme d'arte innovative; periodo più tranquillo dal punto di vista bellico durante il quale, pian piano, si scopre l’accoglienza e l’ospitalità. Ovviamente, come in tutti i periodi storici precedenti, anche le case si trasformano seguendo questa influenza artistica e andando alla ricerca del bello. Si iniziano a costruire i Bei Palazzi Italiani pieni di decori.

Subito dopo il Rinascimento arriva il periodo del Barocco, uno dei più importanti a livello architettonico. Durante il Barocco, durato all'incirca, poco più di cent’anni, nascono regge e palazzi in tutta Europa. Il termine barocco, nasce come dispregiativo, per indicare la mancanza di regolarità e di ordine. Infatti, le caratteristiche fondamentali dell'architettura barocca sono le linee curve, dagli andamenti sinuosi, come ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica, talvolta con motivi che si intrecciano tra di loro. Tutto doveva meravigliare gli occhi di chi osservavano fino a risultare, a volte, troppo decorativo.

A metà del 1700 ebbe l’era industriale, quel periodo storico di grandi innovazioni sia dal punto di vista tecnico che culturale. 
Questo periodo vide una enorme crescita della richiesta di alloggi che si trasformò, purtroppo, nella prima speculazione edilizia della storia.
Il risultato di tutto questo furono le prime case operaie, disastri dal punto di vista architettonico, in cui abitavano le famiglie degli operai. Le case operaie, col tempo si trasformeranno nelle attuali case popolari: anche essere costruite a più piani, senza cura dell'estetica e caratterizzate da numerosi appartamenti tutti uguali.
Contemporaneamente, la ricca borghesia, costruiva eleganti e ricercati palazzi, allineati nelle vie principali delle città. Nascono così, prima nelle grandi città e poi, a causa della crescita demografica, anche nelle città più piccole, i grattacieli. Il primo grattacielo fu realizzato a Chicago nel 1882 ed era composto da 10 piani. Oggi il grattacielo più alto del mondo si trova a Dubai, è stato costruito nel 2009 conta ben 829 metri.

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