Professione notaio
Il notaio è un libero professionista abilitato a certificare la veridicità degli atti giuridici sottoscritti dai contraenti, ed è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale con elevate competenze giuridiche e legali.
Per diventare notaio occorre dapprima conseguire la laurea in giurisprudenza e poi superare il concorso pubblico presso il Ministero della Giustizia, a cui si può accedere solo dopo aver svolto per 18 mesi il praticantato in uno studio notarile. Solo dopo il superamento dell'esame, dunque, il novello notaio potrà aprire il proprio studio e procedere con la stipula degli atti.
Quanto guadagna un notaio
Abbiamo visto come diventare notaio, ma è una professione redditizia?
In Italia è sicuramente una delle professioni più fruttuose. In media il reddito annuo di un notaio si attesta a 265.000 euro, ma ad inizio carriera le cifre sono sicuramente più modeste stabilizzandosi intorno ai 60.000 euro, comunque sempre un buon "stipendio". Le entrate sono ben diverse per i professionisti in carriera e attivi da molti anni, che secondo jobbydoo arrivano a dichiarare in media al fisco il più che rispettabile importo di 600.000 euro all'anno.
Trovare un notaio
Che lo si cerchi per l'acquisto della prima casa, per la costituzione di una società, per una donazione immobiliare o per un testamento, prima o poi capita (quasi) a tutti di aver bisogno di questo professionista. Anche se online esistono diversi servizi per cercare un notaio conveniente, Il passaparola è ancora oggi il sistema più utilizzato per entrare in contatto con questa figura professionale.
Se non se ne ha uno di fiducia, è comunque meglio cercarlo alla fonte. Il sito del Notariato è un buon punto di partenza per trovare un notaio nella zona d’interesse. Nel portale, indicando la provincia e la città, si può ottenere un elenco di professionisti da contattare a cui richiedere una consulenza o un preventivo.
Il notaio nelle compravendite immobiliari
Tra i tanti atti pubblici e privati che vengono redatti giornalmente, quelli relativi alle compravendite immobiliari rappresentano una quota importante per ogni studio notarile. Acquisto prima casa, acquisto seconda casa, e atti di mutuo in primis.
Quando il rogito riguarda un immobile, quello del notaio diventa un ruolo indispensabile. Con l’ausilio dei suoi collaboratori, il notaio esegue una serie di verifiche preliminari presso le conservatorie dei registri immobiliari, gli uffici del catasto, gli uffici tecnici dei comuni, per accertare (se incaricato) che l’immobile sia formalmente in regola con le Norme igienico-edilizie, che esista una corrispondenza catastale con lo stato di fatto (pena nullità dell’atto), che sia corredato dei certificati energetici ove necessari, che non sia gravato da ipoteche o trascrizioni pregiudizievoli (pignoramenti, servitù passive, etc.), e che ovviamente, sia nel pieno possesso della parte venditrice. In sintesi, Il suo compito consiste nel verificare che non sussistano impedimenti formali che possano in qualche modo inficiare il passaggio di proprietà.
Poiché la regolarità urbanistica dell’immobile non è una responsabilità diretta del notaio, che a tal proposito ha il solo obbligo di raccogliere le dichiarazioni di parte, conviene assegnare questo compito a un professionista abilitato, o in alternativa, incaricare il notaio affinché verifichi l’immobile anche sotto questo profilo.
Nelle compravendite immobiliari, anche se per consuetudine è scelto dalla parte acquirente, il notaio deve comunque svolgere per Legge un’attività super partes a garanzia di tutti i soggetti coinvolti.
La parcella
Alla fine arriva il conto, e anche se apparentemente può sembrare esoso (e alle volte lo è) bisogna ricordare che oltre all’onorario, la parcella spesso include tutte le imposte e tasse che il notaio deve versare all’erario per conto dell’acquirente. Se dunque ti stai domandando quanto guadagna un notaio, sappi che probabilmente è meno di quanto pensi.
Generalmente la parcella è divisa in due parti. La prima contiene le voci relative al rimborso delle spese sostenute per conto del cliente (ex art. 15 D.P.R. 633/72), come le imposte di registro, ipotecaria e catastale, la tassa di archivio, etc., che sono escluse dalla base imponibile e che andranno versate allo Stato.
Il notaio svolge di fatto nei confronti dell’erario la funzione di “sostituto d’imposta“, ed è obbligato a versare le imposte anche se non ha effettivamente ricevuto il relativo importo da parte del cliente. Viste le cifre spesso elevate, può decidere di rifiutare un incarico se non ha la certezza dell’incasso.
Continuando ad analizzare la parcella, la seconda parte rappresenta invece il vero e proprio onorario. Esso include oltre al compenso, i rimborsi per eventuali visure, le quote per la cassa nazionale e quelle per il consiglio nazionale del notariato.
Spese atto notarile
In relazione all’importo richiesto per la prestazione svolta, è bene sapere che dal 2012 i notai così come molti altri professionisti, esercitano l’attività in regime di libera concorrenza e non sono più soggetti a tariffari. Essi possono applicare i prezzi che ritengono opportuni in conseguenza all’entrata in vigore del D.L. 1/12 del 24/01/12 (convertito in Legge 27/2012) che nei fatti ha abrogato le tariffe professionali notarili.
Se prima di tale data era effettivamente possibile riferirsi a un tariffario, oggi il modo migliore per conoscere l’importo della parcella è quello di richiedere un preventivo al notaio. Attualmente, ogni studio notarile applica una propria tariffa in relazione al valore e complessità dell’atto, al tipo e al numero degli immobili da rogitare, alla storicità del cliente, e perché no, anche in relazione al prestigio personale e dello studio.
Tenendo bene a mente quanto sopra esposto, un’indicazione di massima può comunque essere desunta da questa (ormai superata) tabella per le spese notarili acquisto prima casa.
Può capitare che i costi indicati in parcella non siano del tutto chiari o che tra lo studio notarile e il cliente insorga qualche contenzioso. In questi casi prima di percorre qualunque altra strada, è meglio rivolgersi in via preventiva al consiglio notarile del proprio territorio.
STIMA COSTI ATTI NOTARILI | ||||
---|---|---|---|---|
VALORE atto | costo atto acquisto | costo atto mutuo | ||
min | max | min | max | |
93000 | 1681 | 2429 | 1349 | 1722 |
139500 | 1806 | 2617 | 1413 | 1818 |
186000 | 1933 | 2830 | 1501 | 1949 |
232400 | 2030 | 2991 | 1602 | 2083 |
280000 | 2157 | 3204 | 1685 | 2207 |
370000 | 2254 | 3365 | 1749 | 2304 |
465000 | 2478 | 3739 | 1901 | 2531 |
Atti senza notaio
La materia è ancora dibattuta e contempla la possibilità di effettuare alcuni atti senza l'assistenza di un notaio.
Ad esempio "Tutti gli atti di natura fiscale di cui agli articoli 230-bis, da 2498 a 2506 e 2556 del codice civile possono essere sottoscritti con firma digitale" (art. 11bis del decreto-legge 16 ottobre 2017 n. 148). Pertanto dal 6 dicembre 2017, data di entrata in vigore della Legge 4 dicembre 2017 n. 172, è possibile sottoscrivere gli atti di cui agli articoli sopra elencati, utilizzando la firma digitale e l'assistenza di un commercialista o altro professionista abilitato.
Cosa diversa invece riguarda i passaggi di proprietà, dove occorre comunque avvalersi del notaio. In vero, all'art. 29 del d.d.l. "concorrenza" approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio 2015, era stata prevista la possibilità di avvalersi di un avvocato in vece del notaio, per i trasferimenti di immobili non abitativi di valore inferiore ai 100.0000 euro. Detto articolo però non ha mai visto l'attuazione.
A prescindere dalla Norma, il consiglio è comunque quello di rivolgersi sempre ad un notaio di fiducia quando si parla di atti pubblici o scritture private.
Fonti & quadro Normativo
Norma | Contenuto |
---|---|
D.L. 24 gennaio 2012 n. 1 | Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività |
LEGGE 24 marzo 2012 n. 27 | Conversione |
D.L. 16 ottobre 2017 n. 148 | |
LEGGE 4 dicembre 2017 n. 172 |